Sull’altra sponda del Mediterraneo, ad Algeri, ha recentemente aperto un hotel, tra i più lussuosi della capitale, i cui interni sono realizzati da maestri mobilieri del Saluzzese. Nell’albergo 4 stelle «Royale Sahel» dell’imprenditore Achi Ahdj, dalla hall alla sala conferenze, dal bar caffetteria alle 56 camere, porta la firma dei falegnami di «Saluzzo Arreda», con sede a Isasca, in valle Varaita. Una commessa nata non dal caso, perché per arrivare così lontano è necessario avere numeri e qualità.
«Bouabidi Ahmed, architetto che opera sul mercato algerino – dice Flavio Foglio, uno degli artigiani dell’azienda assieme al fratello Guido (sindaco di Isasca), a Fabio Piasco e Paolo Rosso –, ci ha contattato per sondare la nostra disponibilità a fornire gli arredi per le camere. Il progetto ha stimolato la nostra fantasia e abbiamo deciso di metterci in gioco».
«Saluzzo Arreda» ha puntato sulla qualità della materia prima, utilizzando legni ed essenze della val Varaita, come noce e ciliegio, assenti in Africa e per questo particolarmente ricercate, offrendo per le camere una soluzione che riuscisse a unire linee moderne a materiali tradizionali.
«Pandemia e burocrazia – continua Foglio - hanno provocato un protrarsi dei lavori, ma allo stesso tempo ci hanno permesso di ottenere le commesse anche per le altre aree dell’albergo, come la hall e i saloni, dove abbiamo puntato sul design parametrico».
La falegnameria di Isasca è tra le prime in Nord Italia ad applicare questo metodo di lavorazione, che contempla algoritmi e calcoli computerizzati alla base del processo di creazione dell’arredo. L’arredo della hall dell’hotel Royale Sahel è diventato immediatamente l’immagine caratterizzante dell’albergo. Occorrono macchinari moderni uniti alla maestria del lavoro artigiano, quello che i falegnami di Isasca hanno ereditato da oltre un secolo di storia dell’artigianato locale. Quello che un tempo era il rustico di valle o il barocco saluzzese, esaltato all’epoca di Amleto Bertoni, oggi non c’è più, ma restano artigiani che hanno saputo trasformare quelle conoscenze e reinterpretarle per il mercato moderno.
«Restiamo produttori di mobili su misura – dicono i falegnami di “Saluzzo Arreda” – e portare il Made in Italy e il mobile saluzzese in giro per il mondo sono un onore e una responsabilità, significa confrontarsi con realtà nuove, uno stimolo per ribadire il valore del nostro artigianato».
fonte: LaStampa.it